Gente che si parla 18
GENTE CHE SI PARLA
Luglio 2011
NUMERO 18
a PARMA in strada Imbriani, viale dei Mille, strada Bixio, strada D'Azeglio.
"L'importante è parlarci.
Ricominciare e continuare.
È già un buon inizio per cambiare molte cose.
Tutte e tutti possono collaborare, anzi è molto gradito."
Raccolta di notizie, opinioni, emozioni in strada.
A cura di Susi, Nico, Annarita, Alì, Angela, Mariella.
Associazione migrAzioni borgo Parente 14/e.
copertina: l'albero della vita di Klimt (rivisitazione)
Per quello che vedo il quartiere è carino chi viene qua è attento a cosa mangia: cerca il biologico. Vengono da me sempre gli stessi (80%) perché si è stabilita una relazione. Io non sono portato per la vendita e basta.
Francesco (mercato del sabato).
Il problema non è la moschea ma è nella testa delle persone. Io sono musulmano e non bevo e non mi drogo. È sbagliato bere e dire sono musulmano. È solo un titolo ma, un vero credente non si comporta così. Io sono venuto a lavorare, i casini li faccio nel mio paese.
Abderrazzack.
Trad. Msellemi Raouf.
Sono stufa, esco adesso dalla scuola ho corretto delle prove scritte (d'esame). Lavoro in una scuola del quartiere per fortuna che c’è il mercato per cambiare subito orizzonte.
Giuliana.
Il quartiere è molto sporco a causa di quelli che lo abitano. Buttano il rudo dalle finestre. Avete mai visto il quartiere alle 4 del mattino? Sono anni che facciamo la guerra.
Christian.
A favore dei vespasiani: propongo che si mettano dappertutto nel quartiere, siamo in estate e la gente sta volentieri fuori a bere una birra quindi c’è bisogno di fare la pipì. Cosa ne dicono quelli che abitano in Borgo Fiore di avere un vespasiano come suggerisce Nico nel numero 17?
Tina.
For public lavatories: i suggest placing them everywhere in the neighbourhood. It is summer, and people enjoy hanging around to have a beer outdoors, so they need to go for a pee. How do they feel in borgo Fiore about having a public lavatory as Nico suggests in issue 17?
Trad: Lelio.
Siamo in vacanza nella casa comune in Sardegna che l’Associazione di borgo Parente offre a tutte e a tutti per un’esperienza nella natura, bene comune come il mare e i monti in un posto libero e amichevole (contribuisci solo per i consumi energetici) non comprendiamo perché nel nostro quartiere ben poche persone ci vengono, forse non sono informati. Nel corso di un anno fa bene provare a vivere nella stessa casa o nel campeggio annesso, usare le bici, cucinare qualche volta insieme, avere tempo per pedalare, parlarsi e forse anche volersi più bene. Vi aspettiamo nel nostro ostello, casa comune, campeggio.
Per informazioni: www.casacomunesardegna.it
Angela, Alì, Nico.
Dopo diversi mesi che non passavo in via Bixio, mi emoziono tanto perché per 5 anni ho lavorato qui, l’ho vissuta con la sua gente dal barbiere alla gelateria con gente vera e famigliare.
Sara str. Bixio.
Passavo in piazzale Inzani, ho visto una signora che faceva ricamo seduta su una sedia: ho pensato che lo spazio pubblico, cioè la piazza fosse anche suo, oltre che di tutti.
Andrea.
Non bisogna stare fermi o aver paura, bisogna aver coraggio e buttarsi altrimenti ci pestano i piedi.
Fiorella.
Personalmente piazzale Picelli mi sembra un luogo poco curato. L’unico punto a favore lo regalerei alla pista di pattinaggio che noi ragazzi attendiamo sempre con ansia.
I ragazzi del quartiere.
L’Amministrazione Comunale, secondo me, lascia il quartiere come “zona franca”.Io abito nel quartiere da 10 anni, ho una casa piccola, non trovo mai parcheggio, c’è degrado (pisciano dappertutto), vivo nel quartiere con fatica. All’inizio non era così, mi piaceva la “multietnicità” così come era a Milano.
Simona.
Ho un brutto rapporto con i soldi. Esempio io e mio fratello (agronomi) quando stabilivamo un prezzo ad un prodotto mai che riuscissimo a chiedere quello che avevamo stabilito.
Francesco.
Ho provato a tornare in Tunisia dopo la rivoluzione ma, non c’è niente, proprio niente, forse tra 2 anni la ricostruzione.
Jalel.
Non saprei cosa scriverti. È andata bene per l’ultimo referendum! Ho lavorato tanto: ogni giorno per tre volte dicevo alla mia mamma: “vota si”.
Sandra str. D'Azeglio.
An so coza scrivvorì. L’è andäda bèn par l'ultom referendum. A io lavore tant, tutt i dì par tri volti al di dsëva a me mädra “vota si”.
Trad. Gianna.
Io sto qui da un anno, ho notato che la strada D’Azeglio, sotto i portici, è molto sporca (vomito, pipì) anche se è molto giovanile, ci sono molti studenti. Alcune stradine andrebbero riqualificate magari con negozi specifici come librerie musicali, con attività culturali.
Maria Chiara.
Mi piace vivere nel quartiere, ci sono autobus per andare dove vuoi. Con le persone vado d’accordo; a volte ci sono delle litigate specie con le persone del Sud. I bagni sarebbero comodi, ma li hanno tirati via; quando le cose sono comode le tirano via.
Flora.
Sono arrivati i gechi nel quartiere direttamente a casa mia.
Marta.
Si beve per il vuoto, per la solitudine e per non soffrire. Ho lavorato un po’, faccio l’imbianchino. Non ci sono posti dove poter riunirci, solo qua in piazzale Inzani o al parco Ducale. I parmigiani hanno ragione a dire che non ci vogliono quando pisciamo in strada e facciamo casini ma, non credo che siano razzisti.
Jalel e Salem.
On vit dans le vide… puor ne pas souffrir se solitude quelq'un un se met a boire. J’ai travaille un’peu je suis ouvrier.. y’a pas de place puor se rencontrer a aprt la pazziale Inzani ou le parc Ducale. Les parmagians ont raison a nous reprocher quand on fait pipi sur la rue et créer des problemes mais je pense pas qu'ils sont racistes.
Trad: Laye.
Transitando per Borgo Santo Spirito, a qualunque ora del giorno, trovo la strada deserta. L’unica presenza è una lunga fila di macchine parcheggiate su un lato della strada. Eppure cinquant’anni fa, quando ero bambino, il borgo era vivo con le donne sedute davanti al portone di casa impegnate a conversare fra loro e assistere i bambini che giocavano sull’acciottolato di sassi. Adesso di bambini che giocano nella strada non ce ne sono più, perché?
Enzo.
Ultimo aggiornamento (Giovedì 14 Luglio 2011 16:08)