Gente che si parla 12
GENTE CHE SI PARLA
Luglio 2008
NUMERO 12
a PARMA in strada Imbriani, viale dei Mille, strada Bixio, strada D'Azeglio.
"L'importante è parlarci.
Ricominciare e continuare.
È già un buon inizio per cambiare molte cose.
Tutte e tutti possono collaborare, anzi è molto gradito."
Raccolta di notizie, opinioni, emozioni in strada.
A cura di NICO dell'associazione migrAzioni.
copertina: l'albero della vita di Klimt (rivisitazione)
Nessuno mi ha mai regalato niente, anzi l’Italia è in debito con me perchè mi ha fatto lavorare in nero. È la prima volta che prendo un regalo ( libro e un paio di scarpe al mercatino dell’otto giugno).
Valeria
Vi state riappropriando della piazza? Vedo...
Bene. (A proposito di un carretto con libri e di 4 persone che leggono il martedì e il venerdì in Piazzale Picelli). P.za Picelli
P.le Picelli.
Come è bello che il carrettone (dei libri delle donne) lo guidi una donna perchè di solito le macchine e i carrettoni sono guidati dagli uomini e le donne sono intorno...
Non dobbiamo aspettare che manchi Nico. Dobbiamo partire da noi stesse.
Alba, Angela, Annarita e Larisa
La vita è un dono di Dio, viviamola con semplicità di cuore e nell’amore.
Obounon
La vie est un don de Dieu, vivons la avec simplicite de coeur et d’amour.
Trad. Jean Jores
Adesso mi viene in mente che ci sono tanti extracomunitari senza lavoro in questo quartiere, non hanno nulla da fare. Mi chiedo: «cosa fanno davanti alla scuola d’italiano?»
Hamdi Walid
Adesso sono preoccupata perchè sono senza permesso, sono da 3 anni in Italia, ho nostalgia della mia famiglia ma senza documenti non posso spostarmi.
Sono preoccupata per mia madre che è malata di cuore e non so quando la rivedrò.
Ragazza della Repubblica Domenicana.
Pensare a volte è un bene, altre volte è un male.
La questione è che quando dovremmo pensare non lo facciamo mai mentre quando non vogliamo pensare non riusciamo a smettere di farlo.
Nico. Videoteca.
Mi viene da pensare che la paura di chi è diverso sia dovuta o dall’ignoranza o dalla paura che possa essere intaccato il proprio benessere materiale, questo è triste perché ognuno di noi è già di per sé diverso da ogni altro essere umano.
Fare differenze per colore o perchè nati in altri paesi è assurdo.
Cecilia. Associazione B.go Fiore
Sono di passaggio, lavoro in ospedale in radiologia. Questo posto mi ricorda tanto i posti che frequentavo quando ero più giovane e che ho in parte perso durante la mia crescita. Viaggiare ti fa conoscere il mondo ma a volte ti allontana dalle tue radici.
Dott. Bartali
Chi è l’uomo nel disegno????
La soluzione la troverete nel prossimo numero!!
Chiara.
Amiche e amici migranti del mio quartiere, ricordate? Arrivaste su antichi galeoni e a nostre spese... la chiamavamo schiavitù!
E ora?
Pure vi pagate il viaggio!
Ma perchè non ve ne tornate ai vostri paesi? Da là arrivano qui gran parte delle ricchezze del mondo. Forza lavoro, braccia dicevamo e ancora oggi voi stessi dite e fate. Voi a mani nude, noi a mani armate. Basta. I galeoni salpino di nuovo, destinazione « civiltà».
Nico.
Trad. Khalid.
Immigrant friends of our area,do u remember ?U came here on old ships to our expenses...they called it slavery !And now ? u also pay your trip! why don’t u go back to your country? from there come the majority of the riches of the world, manpower, strong arms and still today you say and do. you with your hands and us with weapons. that’s enough, the ships must sail again, the destination must be "civilization". Nico.
Trad. Ali.
Per me l’Italia è l’Oltretorrente. Il quartiere che non è più italiano. Il quartiere del Sud e dell’Est, dei miei primi/e e ottimi/e amici/che, dei borghi antifascisti, delle cene o le letture in piazza, delle musiche lontane che attraversano le finestre. Qua ho trovato l’amore e la resistenza. Aspetto che la vita ogni volta invada di più le strade mute, ammazzate dal capitalismo.
Larisa
Par mi l’Italia l’è l’Oltretorent. Al quarter che al n’èpu italian. Al quarter del Sud e d’l Est, di mè primm (dil me primmi), di mè primm (dil me primmi) e otim (otimi) amigh (amighi) di borogh antfasciste, dil senni o il leturi in piaza, dil muzichi lontani chi atraverson il fnestri. Chi ò catè l’amor e la rezistense. Mi spet che la vitte ogni volta la vaga ad pù int il strädi silensiozi, masèdi dal capitalizom.
Trad. Ing. Botti
Vivo a Parma da 10 anni, la città è molto cambiata in questo periodo di tempo. Gli immigrati sono aumentati notevolmente e questo secondo me ha reso questa città multiculturale. Io sono contento di questo cambiamento perchè mi ha dato la possibilità di conoscere culture diverse dalla mia e amici di tutto il mondo.
Gaetano.
Dal mio punto di vista questo quartiere è visto male perchè ci sono tanti migranti. Gli italiani ad esempio se vedono due africani che parlano ad alta voce, pensano che stanno litigando, ma non è così. Perchè noi africani siamo abituati a parlare in questo modo. Non possiamo cambiare subito le nostre abitudini e tradizioni, soprattutto se siamo adulti.
Mohamed (Tunisia).
De mon point de vue ce quartier est mal vu par ce que il y’a des etranger. Les italiens par exemple pensent qu’ ils sont entrain de se quereller mais ce n’est pas ainsi, parceque nous africains sommes abitues a parler de cette facon. Non de nous ne pouvons pas changer aussitôt nos habitudes et traditions. Parce que nous sommes tous adultes.
Trad. Jean Jores.
Sto pensando a cosa si può aggiungere...
È un quartiere di persone amabili, sincere e spontanee. Sono nata in questo quartiere e qui ho educato i miei figli e non me ne andrei in nessun altro quartiere.
Bruna. Str. Imbriani.
Sabato sera c’è stata «Festaequa» nel quartiere che ha visto la serena partecipazione di varie realtà: famiglie di migranti e italiane trascorrere una serata piacevole con cibo e musica. La considerazione è: insieme si può.
Mi piacerebbe che si potesse ripetere più volte durante l’anno tale esperienza.
AnnaMaria Bottega L’AltraMarea.
Non mi piace più il Forum Solidarietà di Borgo Marodolo, non ci collaboro, anzi mi si spegne il sorriso verso chi ci lavora. Il forum sta in piedi perchè finanziato da una grande banca Armata, cioè banca Intesa-San Paolo, che si fa bella di questi contributi al volontariato, ma non vuole proprio diventare pacifico.
Propongo l’autofinanziamento di un forum «povero»,in decrescita, ma buono e sano. Mi candido a raccogliere 1000 euro all’anno. Non sono le banche sempre state i «padri» di tutte le guerre?
Nico, Deria.
Nel disegno del numero precedente la vignetta dice «Vedrai con pazienza ti capirò» ma sarebbe bello che anche i migranti sentissero dentro di sè il desiderio di stringere con gli abitanti del quartiere relazioni umane e non solo interessi economici.
Maurizio MovieClub.
Sono d’accordo con Claudio e Marco a proposito della buona vivibilità del quartiere, al contrario delle solite dicerie... Proporrei una festina, un momento insieme qui da noi, in una delle belle piazzette del quartiere. Che ne pensate?
Cristina. B.go Fiore.
Luisa
Le tue gambe gonfie
straboccano di
vene varicose,
i capelli sudici e selvaggi
si confondono sul tuo volto
da spazzacamino.
Avvolta in un cencioso cappotto,
color grigio topo,
stai appoggiata al termosifone
alla ricerca di un poco di calore.
Due sacchetti di plastica
sono le tue valige.
In queste gelide
notti d’inverno
l’androne della clinica
diventa la tua camera da letto.
Al mattino
quando i nostri occhi
s’incrociano
mi verrebbe voglia
di porgerti un saluto,
ci ho provato,
ma tu hai risposto
vaffanculo!
Vincenzo.
Propongo a Nico che tutti i lettori del giornalino contribuiscano alla stampa dello stesso con un contributo di 1 euro a testa. Cosa ne pensate? Aiutiamo questo nostro bellissimo giornalino a vivere.
Gigliola la fiorista.
Sarebbe l’ideale per il quartiere anche per le attività commerciali e internazionali fare un parcheggio come ci sono a Bruxelles... per favorire anche il turismo.
Levati Gianni (italo-belga).
Bisogna riprendere l’idea di un recupero del greto del torrente Parma come percorso verde in grado di collegare i diversi punti della città. Ad oggi ci sono due aree di interesse naturalistico come la zona davanti al Teatro 2 e l’area di equilibrio ecologico tra Ponte Dattaro e Ponte Stendhal gestita da Lega Ambiente.
Fabio Faccini.
Mi ha dato molto fastidio quando la stampa ufficiale ha associato il nostro quartiere al degrado sociale-ambientale.
Sbagliato! Questo è il più bel quartiere di Parma, il più vivibile e il più solidale.
Gigliola.
Sono alla ricerca dell’uomo della mia vita, non l’ho ancora trovato. Per me l’amore di coppia è indispensabile.
B.go Parente.
"DOVE LA GENTE SI PARLA"
Ultimo aggiornamento (Lunedì 14 Dicembre 2009 02:31)